Cécile Kyenge

La lezione di Martini

Quello che da ateo ho imparato da un cardinale

Giulio Giorello e Carlo Maria Martini. Il filosofo e il cardinale. Una grande amicizia umana e intellettuale. Un vivace rapporto di collaborazione intessuto di reciproca attenzione alle questioni esistenziali, scientifiche e spirituali che stavano a cuore a entrambi. Per l’uomo di pensiero che firma queste pagine – ricche di suggestioni culturali ed etiche – Martini fu un credente dall’ampio respiro, pronto a parlare con tutti, perfino con gli atei più feroci; un credente che non aveva paura del relativismo, ritenendolo premessa indispensabile alla relazione, e ancor meno dell’individualismo, inteso come un diritto inalienabile alla propria singolarità e alla propria coscienza nell’ambito di una comunità, di una polis. In questo ritratto inaspettato, Giorello – che collaborò alla “Cattedra dei non credenti” inventata da Martini nella diocesi ambrosiana – delinea due posizioni distinte, eppure capaci di dialogare fra loro per portarsi reciprocamente più vicine a una “verità” mai totalmente afferrabile, e disposte ad accogliere, nella fatica della ricerca, visioni più vaste in un moltiplicarsi di orizzonti. Al termine della riflessione il filosofo conclude il suo percorso con una frase illuminante: «Sono un tipo particolare di ateo cui non interessa più prevalere sulla pelle (sulla mente, sulla carne) di chi crede. Ringrazio Carlo Maria Martini per aver purificato il mio ateismo da questa tentazione».
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Marchio Piemme
Serie di collana Religione e Spiritualità
Pagine 112
Pubblicazione Agosto 2013
ISBN 978885663255
La lezione di Martini
Cécile Kyenge
Originaria della Repubblica Democratica del Congo, arriva in Italia a diciannove anni con una borsa di studio, si laurea in medicina, poi si dedica alla sua professione e all'impegno civile per i diritti e l'integrazione dei migranti. Eletta nelle file del PD, nel 2013 è ministro per l'Integrazione e nel 2014 viene eletta al Parlamento Europeo. Per Piemme ha pubblicato: Ho sognato una strada (2014). Entra in politica nei Ds per poi passare nelle fila del Partito Democratico. Nel 2013 - dopo l'elezione a deputato - è diventata ministra per l'Integrazione del governo Letta. Ha partecipato all'elaborazione della Carta Mondiale dei Migranti del febbraio 2011 a Gorée ed è stata inclusa alla 23° posizione nell'edizione 2013 della lista "100 Leading Global Thinkers", pubblicata annualmente dalla rivista bimestrale americana Foreign Policy. Questo è il suo primo libro.
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