Il miracolo dell'ospitalità raccoglie interventi e dialoghi tenuti da don Giussani con i membri dell'Associazione «Famiglie per l'Accoglienza», diffusa in tutta Italia e da molti anni impegnata a promuovere e sostenere il fenomeno dell'affido, dell'adozione e l'esperienza delle famiglie che vi si aprono. L'ospitalità è l'imitazione più grande che l'uomo possa vivere dell'amore che Dio porta agli uomini. «Sotto l'impulso dello Spirito, il nucleo familiare non solo accoglie la vita generandola nel proprio seno, ma si apre, esce da sé per riversare il proprio bene sugli altri, per prendersene cura e cercare la loro felicità.
Questa apertura si esprime particolarmente nell'ospitalità. [...] Quando la famiglia accoglie, e va incontro agli altri, specialmente ai poveri e agli abbandonati, è "simbolo, testimonianza, partecipazione della maternità della Chiesa"».
La consapevolezza del ruolo decisivo della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, espressa con queste parole da papa Francesco nella Esortazione Apostolica Amoris laetitia, emerge negli interventi e nei dialoghi tenuti da don Giussani ai gruppi dell'Associazione «Famiglie per l'Accoglienza », realtà diffusa in tutta Italia e da molti anni impegnata a promuovere e sostenere il fenomeno dell'affido, dell'adozione e l'esperienza di tutte le famiglie che accolgono.
La parola ospitalità - di cui affido e adozione sono sinonimo - traccia dunque l'identikit di una famiglia che, con gratitudine e impegno, si rende aperta alla vita, riconoscendone la sacralità e irriducibilità ultima alla pura misura dell'uomo. Da questa realtà di famiglia occorre ripartire oggi per affrontare in maniera efficace e pienamente umana le crisi - geopolitica, economica, ambientale, ma ancora prima morale - che incombono sul mondo contemporaneo.
Nato a Desio nel 1922, fece i suoi studi presso la Facoltà Teologica di Venegono, nella quale insegnò per alcuni anni, specializzandosi sulla teologia protestante americana e sulla motivazione razionale dell'adesione alla fede e alla Chiesa. Negli anni Cinquanta lasciò l'insegnamento in seminario per quello nelle scuole superiori. Dal 1964 al 1990 insegnò Introduzione alla Teologia nell'Università Cattolica di Milano. Fu autore di molti saggi, tradotti in varie lingue. Alcune delle sue opere sono diventate veri e propri classici della fede e della spiritualità cristiana: Il rischio educativo, Il senso religioso, All'origine della pretesa cristiana, e su di essi si sono formati centinaia di migliaia di giovani.
Dalla metà degli anni Cinquanta diede vita al movimento di Comunione e Liberazione, oggi presente in Italia e in oltre 70 Paesi nel mondo.
Muore a Milano il 22 febbraio 2005 e il giorno del funerale viene salutato da migliaia di fedeli nella celebrazione presieduta dall'allora cardinale Joseph Ratzinger. Il 17 febbraio 2012 è stata presentata da parte di Comunione e Liberazione al cardinale di Milano, Angelo Scola, la richiesta di apertura della causa di canonizzazione.