Mohamedou Ould Slahi

I DIARI DI GUANTANAMO

Nel 2002 Slahi viene mandato nel campo di detenzione di Guantánamo. Carcerato senza essere accusato di nulla, viene torturato e vessato in nome della lotta al terrorismo. Dopo tre anni di prigionia, comincia a scrivere la sua storia, finché nel 2007 l'FBI, la CIA e l'intelligence americana stabiliscono che non ci sono elementi per collegare Slahi ad alcun atto di terrorismo e nel 2010 viene ordinata la sua scarcerazione. Eppure resta a Guantánamo ancora per anni. Nonostante questa inimmaginabile ingiustizia, Slahi rimane tollerante, razionale, benevolo. Il suo manoscritto è stato declassificato dal governo americano e le sue parole, disponibili per tutti dal 2015, raccontano una storia scioccante che rappresenta un documento di immensa importanza storica.
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Marchio Tascabili
Pagine 432
Pubblicazione Settembre 2021
ISBN 978885544700
I DIARI DI GUANTANAMO
Mohamedou Ould Slahi
È nato nel 1970 in una cittadina in Mauritania. Grazie a una borsa di studio, ha frequentato il college in Germania, dove ha lavorato diversi anni come ingegnere. È tornato in patria nel 2000. L'anno seguente, dietro richiesta degli Stati Uniti, è stato trattenuto dalle autorità mauritane e trasferito in una prigione in Giordania. In seguito è stato spostato prima alla base dell'Air Force a Bagram in Afghanistan e infine, il ?5 agosto 2002, alla prigione americana di Guantánamo a Cuba, dove è stato sottoposto a pesanti torture. Nel 2010 un giudice federale ha ordinato il suo immediato rilascio, ma il governo americano ha fatto ricorso. Gli Stati Uniti non lo hanno mai accusato di alcun crimine. È tuttora imprigionato a Guantánamo.
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