Dal supermercato alle mense aziendali e scolastiche, dai ristoranti ai take away, è veramente arduo sfuggire al cibo industriale e alle sue micidiali insidie. Christophe Brusset, per oltre 25 anni manager dell'industria alimentare, conosce cose inimmaginabili ai comuni mortali, e ha deciso di raccontarle. Da un prezzario dei funghi porcini cinesi in base alla percentuale di vermi contenuti (spoiler: quelli 100% verminosi possono finire in salse e puree), alle astuzie al limite della legalità per ingannare i clienti con slogan farlocchi ed etichette poco chiare, dalle pressioni delle lobby agli strani silenzi delle istituzioni.
Eppure, proteggersi è possibile. A patto di sapere veramente ciò che si acquista. Certo, gli industriali del cibo sono spesso abilissimi a nascondere trabocchetti, a far sparire magicamente additivi chimici e pesticidi tra sigle misteriose e diciture rassicuranti. Perciò, è fondamentale avere una guida sicura ed esperta che ci segua durante la spesa e ci aiuti a difenderci: la guida di un insider. È proprio questo lo scopo di E allora cosa mangio?: ricco di dati, di storie ben poco edificanti e di preziosissime informazioni, ci accompagna passo dopo passo lungo le corsie dell'iper e gli scaffali dei negozi. Dal reparto frutta e verdura a quello surgelati, dal banco gastronomia ai prodotti per neonati, ci spiega in modo semplice e coinvolgente come decifrare le etichette e come scoprire gli inganni nascosti, cosa preferire e cosa evitare a tutti i costi. Insomma, come riuscire a mangiare finalmente in modo sano (e con gusto). E senza sacrificare il portafoglio. I GIUDIZI CINQUE STELLE DEI LETTORI: «Interessantissimo, mi ha salvato la vita.» «Siete pazzi a non leggerlo!» «Spietatamente illuminante.» «La conoscenza come arma di autodifesa.» «Indispensabile!!! Andrebbe letto nelle scuole.»
Ha lavorato per oltre 25 anni nell'industria agroalimentare come dirigente di alto livello di importanti aziende del settore prima di scrivere il suo primo libro, Siete pazzi a mangiarlo!, bestseller in Francia e in Italia, dove ha avuto enorme risonanza grazie anche alle inchieste realizzate dalla trasmissione 'Striscia la notizia' proprio in base alle informazioni riportate nel libro. Il quotidiano la Repubblica lo ha definito «lo Snowden del cibo trash» che svela gli imbrogli che finiscono nel nostro piatto. Per il Fatto Quotidiano il suo lavoro ha permesso di smascherare «la truffa mondiale ai danni del consumatore». Con E allora cosa mangio? prosegue il suo prezioso lavoro di divulgazione.