Blog
Rinascita senso di colpa Thriller

Ecco com’è nato “Il senso dell’alligatore” di Guido Sgardoli

di Guido Sgardoli

19 aprile 2023

Ecco com’è nato “Il senso dell’alligatore” di Guido Sgardoli

La catena di pensieri che produce un romanzo raramente interessa qualcuno se non gli aspiranti romanzieri, scrive Stephen King.

Eppure, nonostante sia difficile pensare di essere in disaccordo con il Re, tenterò di fare esattamente questo: capire da dove ha avuto origine Il senso dell’alligatore.

Nell’inverno 2000, dopo l’ennesimo viaggio nel New England, scrissi la prima pagina (a macchina, con tracce di cancellino, sbavature e interi brani incollati sui precedenti) di una storia che si ambientava nel Vermont e che vedeva protagonista un collega, un veterinario com’ero al tempo.

Quando Larry Haught (al tempo si chiamava così) aveva spiegato al commesso della Shoney’s Pitture e Smalti che gli sarebbe piaciuto dipingere le pareti della sua nuova casa

La vicenda aveva chiari echi kinghiani e non poteva essere altrimenti, dal momento che una delle tappe di quell’ultimo viaggio era stata proprio Bangor, nel Maine. Ho sempre amato la narrativa, non di genere, e dunque la prima parte del libro non contemplava assassini, ma soltanto la vicenda esistenziale di un uomo che si trova a “rinascere” (da qui il nome del paese immaginario nel quale si trasferisce, un paese fermo nel tempo proprio come lui), non riuscendo però a scrollarsi di dosso i tormenti e i rimpianti, in una parola il suo ingombrante passato. Solo in seguito la storia ha assunto una sfumatura suspense. E dunque, vent’anni più tardi, è diventata una suspense-story con il ritmo narrativo di un romanzo pieno zeppo di personaggi. Infine è arrivato l’alligatore, una presenza inquietante materializzatasi quasi alla fine del processo creativo, eppure così importante da meritarsi perfino un posto in copertina. L’alligatore ha chiuso il cerchio. L’alligatore è Larry. L’alligatore è la manifestazione del suo gigantesco senso di colpa. L’alligatore è la metà oscura con cui fare i conti. O forse solo l’allucinazione di una mente turbata. Chi può dirlo? È, per l’appunto, il senso (nascosto) dell’alligatore.

La realtà, in fondo, è sempre più meravigliosamente complessa della fantasia.

Potrebbero piacerti