Bastarde di Francia

di Redazione Web

28 maggio 2016

Bastarde di Francia

«C’era un qualcosa di libero e selvaggio in quell’acqua torbida che la rendeva cento volte più desiderabile del mio bagno tiepido del sabato sera. Ma era un’illusione il suo incresparsi: non era acqua libera, come non ero libera io.»

Nella Francia di Louis XIII e del cardinale Richelieu, due giovani donne vivono gli stessi aneliti di ribellione, cercando di non piegarsi a chi le vorrebbe pedine in una partita giocata da altri. I loro destini s’incrociano e si snodano in questo romanzo, costruito con la struttura di feuilleton ottocentesco, che – grazie alla penna di Alessandra Giovanile,Virna Mejetta – ci riporta al tempo violento in cui comandavano le spade e solo le ribelli facevano sentire la propria voce. Prima di essere ricondotte al silenzio.
Ma ora non è il tempo del silenzio. Ora è il tempo delle parole, quelle che le autrici hanno deciso di donare ai nostri lettori con un inedito dedicato alla scrittura a come sia scrivere un romanzo di questo tipo, a quattro mani e un oceano di distanza.

Bastarde di Francia
Bastarde di Francia
Alessandra Giovanile, Virna Mejetta
Nell a Francia di Louis XIII e del cardinale Richelieu, due giovani donne vivono gli stessi aneliti di ribellll ione, cercando di non piegarsi a chi le vorrebbe pedine in una partita giocata da altri. «C'era un qualcosa di libero e selvaggio in quell'acqua torbida che la rendeva cento volte più desiderabile del mio bagno tiepido del sabato sera. Ma era un'illusione il suo incresparsi: non era acqua libera, come non ero libera io.»

Tenuta di Meaux, Francia, 1630. La giovane Madeleine Pidoux, nipote del cardinale Richelieu, primo ministro del Re, temeva quel momento più di ogni altro: a Parigi stanno decidendo del suo destino e la sua vita cambierà per sempre. Sono due moschettieri giunti di gran carriera dalla capitale con l'ordine di scortarla a casa a farle capire che l'attesa dell'inevitabile è finita. Un anno prima, Vittorio Amedeo I, erede del ducato di Savoia, si era invaghito di lei, arrivando a pretendere dal re Louis XIII che la fanciulla rientrasse tra le clausole del trattato di pace tra Francia e Savoia. E ora è tornato a chieder conto di quella richiesta. Madeleine è diversa dalla gran parte delle giovani del suo tempo: colta e anticonformista, considera deplorevole il ruolo di favorita, al quale i giochi politici la vorrebbero spingere. Durante il rocambolesco viaggio di ritorno, conosce uno dei soldati della guardia reale, Hauteville, tenebroso e sfuggente, deciso a resistere ai suoi capricci, ma ora dopo ora la vicinanza forzata sembra unirli in un legame speciale. Forse anche per questo, Madeleine decide di giocare l'unica carta che ha per essere libera: lo scandalo. Conosce un segreto del cardinale e potrebbe rivelarlo per farlo cadere in disgrazia. È a questo punto che la vicenda di Madeleine si intreccia a quella di un'altra giovane donna, Cécile de La Baume, imprigionata in un forte a scontare l'atto di disobbedienza della sua famiglia al re di Francia. I destini di due donne coraggiose e indomabili si snodano in questo appassionante romanzo, costruito con la struttura del feuilleton ottocentesco, che ci riporta al tempo violento in cui comandavano le spade e solo le ribelli facevano sentire la propria voce. Prima di essere ricondotte al silenzio.

La domanda che ci fanno più spesso è: come si fa a scrivere a quattro mani?
La domanda che invece dovrebbero farci è: come si fa a scrivere insieme quando ci si conosce a malapena e si vive a 8998 km di distanza?La storia della nostra amicizia e del nostro sodalizio creativo nasce sul web, dalla reciproca lettura delle nostre fanfiction. Ci muovevamo entrambe nella Parigi del ‘600 pur vivendo una a Torino e l’altra a Bogotà. I personaggi storici che le nostre eroine incrociavano erano comuni ai due intrecci e quindi ci è parso naturale fondere le loro avventure in un’unica vicenda.Ci abbiamo creduto a tal punto da voler trasformare le fanfiction in un romanzo. Il fuso orario non ci ha certo aiutato.
Per Alessandra voleva dire sfruttare la notte per cercare di far coincidere il più possibile le ore di veglia e di lavoro insieme.
E per Virna imbarcarsi in molti voli transoceanici per incontrarci e coordinare momenti di ricerca e ispirazione in Francia. Ne è nato anche un lungo periodo di studio per dare una solida base storica alle vicende romanzate e per riuscire a far respirare a chi leggerà una Parigi seicentesca più autentica possibile.
Aiutate dalle tecnologie moderne abbiamo disegnato un mondo in cui si leggeva solo a lume di candela.

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