Germania, 1944. Iris ha undici anni, quando si trasferisce con la famiglia in un paese vicino a Berlino. Il padre è un capitano delle SS promosso a vicecomandante del campo di concentramento che sorge laggiù, mentre la madre è una donna autoritaria con una grande passione per i fiori. La nuova casa è bellissima, grande e circondata da un immenso giardino, di cui si prende cura un giardiniere. Di lui Iris sa ben poco, sa solo che è ebreo e che tutte le mattine arriva dal campo, per poi tornarci dopo il tramonto. A Iris è vietato rivolgergli la parola perché è pericoloso, ma la curiosità è più forte di lei. Comincia ad avvicinarsi di nascosto a quello sconosciuto con la testa rasata e la divisa a righe. Comincia anche a lasciargli piccoli regali nel capanno degli attrezzi, in un cassetto segreto, e lui ricambia con disegni abbozzati su un quaderno. Così, giorno dopo giorno, tra i due nasce un'amicizia clandestina fatta di gesti nascosti e occhiate fugaci, un'amicizia in grado di far crollare il muro invisibile che li separa e di capovolgere il mondo perfetto in cui Iris credeva di vivere.
Nata a Roma, vive a Milano. Scrittrice e giornalista, lavora per lo storico giornale di strada "Scarp de' Tenis" della Caritas Ambrosiana. Le piace raccontare storie. Che siano d'amore, di guerra, di amicizia e di avventura. Con Le valigie di Auschwitz ha vinto il Premio letterario Il Battello a Vapore 2010. Tra i suoi libri: Fino a quando la mia stella brillerà, in cui ha raccolto la testimonianza di Liliana Segre, A un passo da un mondo perfetto (Premio Castello di Sanguinetto, Premio Galdus e Premio Minerva), Noi, ragazze senza paura, Vogliamo la luna e La notte più bella (finalista alla terza edizione del Campiello Junior).