Raphaël Glucksmann

I figli del vuoto

Abbattere la tirannia dell'individualismo e del populismo

«Dall'Italia agli Stati Uniti, dalla Russia a molti Paesi europei, i muri si moltiplicano e i ponti crollano, i porti si chiudono davanti ai profughi e le dogane tornano in auge, la democrazia liberale che doveva estendersi su tutto il globo si ritrae a vista d'occhio: il nostro fallimento è grandioso. Noi, intellettuali progressisti, militanti umanisti, fautori della società aperta, difensori dei diritti umani e cittadini cosmopoliti, siamo incapaci di arginare l'ondata nazionalista e autoritaria che si abbatte sulle nostre società. Avevamo la religione del progresso, ma il riscaldamento globale prepara la peggiore delle recessioni. L'insurrezione populista e il disastro ecologico in corso dimostrano che la logica neoliberale ci porta all'abisso. Per non perdere tutto, dobbiamo uscire dall'individualismo e dall'egocentrismo. Se le generazioni passate hanno vissuto in un mondo saturo di dogmi e di miti, noi siamo nati in una società vuota di senso. La loro missione era spezzare le catene, la nostra sarà ricucire i legami e reinventarci una comunità. Esistono strade per uscire dall'impasse. Sapremo seguirle?» Da un intellettuale di riferimento, una riflessione profonda e quanto mai necessaria sulla perdita di senso e di appartenenza della nostra società che, dopo aver smantellato gli storici riferimenti collettivi, è preda del vuoto e dell'ansia. Ma una via di uscita dalla solitudine e dall'individualismo è necessaria e possibile.
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Marchio Piemme
Serie di collana Saggi e Attualità
Pagine 192
Pubblicazione Aprile 2019
ISBN 978885852192
I figli del vuoto
Raphaël Glucksmann
Nato nel 1979, saggista e uomo politico, è figlio del filosofo André, con il quale ha scritto Sessantotto, dialogo tra un padre e un figlio su una stagione mai finita, pubblicato da Piemme. Intellettuale sempre al centro del dibattito francese, alla fine del 2018 ha preso parte alla fondazione di Place publique, movimento politico "cittadino, ecologista e solidale".
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