Pino Aprile

Mai più terroni

La fine della questione meridionale

«Ops… stanno finendo i terroni. Ma come, già? E così, da un momento all’altro?» Così Pino Aprile inizia, nel modo provocatorio che gli è congeniale, questo suo pamphlet, che affronta l’annosa e scontata Questione meridionale da un’angolatura completamente diversa. In un mondo che sta cambiando a incredibile velocità, ha ancora senso definire la realtà in base a criteri geografici, come quelli di Nord e Sud, che nell’interpretazione dei più portano con sé una connotazione meritocratica ormai superata? È possibile utilizzare ancora definizioni di questo tipo quando internet, la Rete, sta tracciando una mappa che non tiene più conto dei vecchi confini, anzi se ne è liberata per ridisegnare uno spazio davvero globale, senza Sud e senza Nord, di cui fa parte la nuova generazione, tutta, figli dei “terroni” compresi? No, dice Aprile, tutto questo è irrimediabilmente finito, passato, travolto dal vento delle nuove tecnologie che, spinto da molte volontà, sta creando un futuro comune, un futuro che unisce, invece di dividere. Forse i padri non se ne sono ancora accorti, ma i figli sì, lo sanno, così come sanno che quella che hanno imboccato è una strada di non ritorno. In un libro intelligente e appassionante, Pino Aprile apre le porte su una realtà in grande mutamento, dove concetti e luoghi comuni vengono ribaltati, e dove i giovani, consapevoli che i nuovi mezzi di comunicazione costituiscono un solido rimedio al rischio di isolamento, si stanno riappropriando delle terre che i loro padri erano stati costretti a lasciare. «Il Sud è un luogo che non esiste da solo, ma soltanto se riferito a un altro che lo sovrasta.» Ma nello spazio virtuale, lo spazio dei giovani di tutti i paesi, le direzioni non esistono più.
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Marchio Piemme
Serie di collana Saggi e Attualità
Pagine 128
Pubblicazione Novembre 2012
ISBN 978885662793
Mai più terroni
Pino Aprile
Giornalista e scrittore, pugliese residente ai Castelli Romani, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all'inchiesta a puntate "Viaggio nel Sud" e al settimanale del Tg1, Tv7. È autore di saggi accolti con successo e tradotti in diversi paesi. Terroni, uscito nel 2010 e diventato un vero e proprio caso editoriale, e i successivi Giù al Sud, Mai più terroni, Il Sud puzza e Terroni 'ndernescional hanno fatto di Aprile il giornalista "meridionalista" più seguito in Italia e gli sono valsi molti premi, tra cui il Premio Carlo Levi nel 2010, il Rhegium Julii nello stesso anno e il Premio Caccuri nel 2012.
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